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Leishmaniosi canina, un rischio concreto per i nostri animali

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Quali sono le zone a rischio di contagio

É diffusa in diverse regioni del mondo, in particolare nel bacino del Mediterraneo, in Sud America e in alcune zone dell’Asia. La trasmissione avviene principalmente attraverso la puntura di flebotomi infetti, ma sono state ipotizzate anche altre vie di trasmissione, come il contatto diretto con lesioni cutanee infette o la trasmissione transplacentare dalla madre ai cuccioli.

La leishmaniosi è una malattia parassitaria causata dal protozoo Leishmania infantum, trasmessa attraverso la puntura di flebotomi (comunemente noti come pappataci). Sebbene sia più conosciuta per la sua incidenza nei cani, la leishmaniosi sta emergendo come una patologia sempre più rilevante anche nei gatti, soprattutto nelle aree endemiche.

Sintomi

I sintomi della leishmaniosi canina sono molto variabili e possono manifestarsi in diversi modi. In alcuni casi, i cani infetti possono essere asintomatici, mentre in altri possono sviluppare una serie di sintomi, tra cui:

  • Sintomi cutanei: lesioni cutanee, ulcere, perdita di pelo, dermatite, prurito.
  • Sintomi sistemici: perdita di peso, debolezza, letargia, febbre, ingrossamento dei linfonodi, problemi renali, anemia.
  • Sintomi oculari: congiuntivite, uveite, blefarite.
  • Sintomi neurologici: convulsioni, atassia, paralisi.

Diagnosi

La diagnosi della leishmaniosi canina può essere effettuata attraverso diversi test, tra cui:

  • Test sierologici: rilevano la presenza di anticorpi contro Leishmania nel sangue del cane.
  • PCR: rileva la presenza del DNA del parassita nel sangue o in altri tessuti.
  • Esame microscopico: permette di visualizzare il parassita in campioni di tessuto o di sangue.

Trattamento

Non esiste una cura definitiva per la leishmaniosi canina, ma sono disponibili diversi trattamenti che possono controllare i sintomi e migliorare la qualità della vita del cane. La scelta del trattamento dipende dalla gravità della malattia, dalla presenza di altre patologie e dalla tolleranza del cane ai farmaci.

I principali approcci terapeutici sono:

  • Farmaci antimoniali: come l’antimoniato di N-metilglucamina, sono tra i farmaci più utilizzati per il trattamento della leishmaniosi canina. Questi farmaci agiscono direttamente sul parassita, riducendone la replicazione.
  • Allopurinolo: è un farmaco che inibisce la crescita del parassita e viene spesso utilizzato in combinazione con i farmaci antimoniali.
  • Miltefosina: è un farmaco orale che interferisce con il metabolismo del parassita ed è efficace nel trattamento della leishmaniosi cutanea e viscerale.
  • Amfotericina B liposomiale: è un farmaco utilizzato nei casi più gravi di leishmaniosi viscerale, in quanto ha una maggiore efficacia rispetto ad altri farmaci.

Oltre ai farmaci specifici, possono essere utilizzati trattamenti di supporto per gestire i sintomi della malattia e migliorare il benessere del cane. Questi possono includere:

  • Terapia nutrizionale: una dieta equilibrata e specifica per le esigenze del cane può aiutare a rafforzare il sistema immunitario e migliorare la risposta ai farmaci.
  • Integrazione di vitamine e antiossidanti: possono aiutare a proteggere le cellule dai danni causati dall’infiammazione cronica.
  • Gestione delle lesioni cutanee: pulizia e disinfezione delle lesioni, utilizzo di prodotti specifici per favorire la guarigione.
  • Terapia del dolore: utilizzo di farmaci antidolorifici per gestire eventuali dolori articolari o muscolari.

Durante il trattamento, è fondamentale monitorare regolarmente la risposta del cane ai farmaci e la progressione della malattia. Questo può includere esami del sangue, test delle urine ed ecografie.

È fondamentale consultare un veterinario per una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato per il cane affetto da leishmaniosi. Solo il veterinario può valutare la gravità della malattia, scegliere i farmaci più appropriati e monitorare la risposta al trattamento.

Prevenzione

La prevenzione della leishmaniosi canina è fondamentale per proteggere i nostri amici a quattro zampe. Le principali misure preventive includono:

  • Utilizzo di repellenti per flebotomi: esistono diversi prodotti repellenti per flebotomi, come spot-on o collari, che possono ridurre il rischio di punture.
  • Vaccinazione: è disponibile un vaccino contro la leishmaniosi canina che può aiutare a proteggere i cani dalla malattia.
  • Controllo ambientale: è importante ridurre la presenza di flebotomi nell’ambiente in cui vive il cane, ad esempio eliminando le aree di ristagno d’acqua e utilizzando zanzariere.

La leishmaniosi canina è una malattia grave che può avere conseguenze molto serie per i cani. La diagnosi precoce e il trattamento adeguato sono fondamentali per migliorare la prognosi della malattia e la qualità di vita del cane. La prevenzione è altrettanto importante per proteggere i nostri amici a quattro zampe da questa insidiosa malattia.

 

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